21 Aprile 2023

La fioritura del kiwi

La gestione della fioritura del kiwi, nello specifico delle piante di actinidia, gioca un ruolo molto importante al fine di ottenere dei prodotti finali di qualità elevata. In questo articolo troverai tutte le informazioni utili e le raccomandazioni che ti serviranno per gestire al meglio la sua fioritura.

 

Prima di tutto, ci sono due metodi per gestire la sua impollinazione:

  1. Naturale: anemofila ed entomofila, ossia disponendo il 15/20% di impollinatori all’interno dell’impianto con un’adeguata sistemazione, favorendo la ventilazione e disponendo una serie di arnie in campo.
  2. Artificiale: utilizzando un polline, dotato di elevata germinabilità, da distribuire in miscela con Lycopodium o in miscela liquida con H2O distillata e coadiuvanti. Le quantità ottimali sono di 500 gr/ha da distribuire sull’80% della fioritura.

In entrambi i casi, per mantenere la massima vitalità e germinabilità del polline, bisogna garantire le condizioni di umidità relativa di circa il 65% e una temperatura di circa 18° C, che si raggiungono solitamente durante le prime ore del mattino.

Vediamo invece alcune delle raccomandazioni utili, diffuse dal CReSO, Consorzio di Ricerca Sperimentazione e Divulgazione per l’Ortofrutticoltura piemontese, relative al periodo di fioritura delle piante di actinidia e rilevate da uno studio intitolato Kiwifruit pollination: the interaction between pollen quality, pollination systems and flowering stage (2014) di G. Tacconi, O. Cacioppo e G. Vittone.

  • I succhioni appena formati vanno eliminati

I succhioni impediscono la circolazione del polline. Questa operazione migliora le condizioni favorevoli all’impollinazione, consentendo di anticipare e alleggerire notevolmente le successive fasi di potatura verde. In questa fase vanno eliminati il maggior numero di ricacci possibile. Solo nel passaggio estivo andranno selezionati per consentire un adeguato rinnovo del legno.

  • Diradamento anticipato

Anticipare il diradamento permette di eliminare i bottoni fiorali tripli e malformati, ancor prima che vengano fecondati i frutti.

  • Servizio di impollinazione: le api

Le api sono le migliori portatrici di polline in termini di qualità. Però bisogna fare attenzione a rispettare alcune condizioni, come il numero minimo di arnie, almeno 8-10 arnie per ettaro, e soprattutto che siano costituite da famiglie forti. Questo, anche se comporta una spesa maggiore, permette di ottenere un’impollinazione più efficiente. Naturalmente valgono i soliti consigli, ossia di attendere a collocare le api solo a fioritura femminile avviata, di provvedere allo sfalcio delle fioriture spontanee nell’interfila, e infine di non disporre le arnie in maniera concentrata in pochi punti, ma di distribuirle nelle diverse file sulle capezzagne.

  • Mantenimento di un adeguato gradiente di umidità

Nel periodo delle fioriture, ti consigliamo di attivare il tuo impianto di sottochioma con nebulizzatori in modo da mantenere elevato il livello di umidità.

  • Gli insetticidi, acaricidi ed erbicidi

Non utilizzare questi prodotti durante il periodo della fioritura in quanto causano la moria dei pronubi.

  • Impollinazione di supporto

Un sensibile miglioramento nella produzione viene anche favorito dalle impollinazioni di supporto, come quella manuale fiore a fiore, che però risulta impraticabile sul lungo periodo e su campi molto estesi.

  • Movimentazione dell’aria

Nel periodo floreale, precisamente quando inizia la sfioritura dei primi fiori femminili, potrai utilizzare anche delle ventole per permettere al polline di viaggiare su nuovi fiori e impollinare ancora. Questa operazione va portata a termine solo se possiedi un nebulizzatore e durante quelle ore della giornata in cui il grado di umidità risulta ottimale.

Se vuoi ottenere altre informazioni su come gestire la fioritura del kiwi, nello specifico delle piante di actinidia, compila il modulo di contatto qui sotto. Verrai da ricontattato da uno dei nostri esperti in campo!